Rosa Nasti
Rosa Nasti trova ispirazione nella creazione delle sue opere di tipo onirico, utilizza una tecnica primordiale e preferisce l’uso di tavole alle tele, dove poter collocare direttamente i colori senza il processo di mescolatura, ciò per creare un effetto più brillante dei colori e utilizza cinque colori di base.
Tra le sue produzioni , anche stampe dipinte (tecnica mista), e fotoshop dipinti.
Sua ispiratrice la pittrice messicana Frida Kalho.
Biografia
Rosa Nasti è nata a Ovada nel 1960, attualmente vive e lavora a Savona. Dopo l’educazione Magistrale ha avuto un periodo di formazione teatrale e di danza con la Compagnia Teatrale Pippo Delbono, oltre che come artista di strada. Ha poi seguito la specializzazione in Naturopatia.
Surrealismo nei suoi quadri, dove è forte l’impatto, ma di sfumato humor, di elementi fantastici accostati a oggetti in apparenza incongruenti; l’artista si ispira nella creazione delle sue opere di tipo onirico al mondo del teatro, ai poeti della Beat Generation e alle tradizioni e folclore messicano. La sua è una tecnica primordiale dove si preferisce l’uso di tavole alle tele e dove poter distribuire direttamente i colori senza il processo di mescolatura.
Fra i suoi progetti ed esibizioni ricordiamo:
1995 – Mostra Palazzo del Comune di Savona, Savona
1995 – Mostra presso Centro Il Gabbiano, Savona
1996-1997 – Realizzazione, in qualità di docente, performance video pittura-danza, Scuola Materna Giribbone, Savona
1996-1999 – Lavora nel restauro artistico, presso la ditta del marito, Giuseppe Balleri
1998 – Mostra Collettiva a Celle Ligure. La giuria le assegna il 1° premio all’opera “ Festa al Villaggio”
2001-2004 – Amministratrice della Cooperativa Sociale Pantarei, Cooperativa di restauro artistico, con la quale parteciperà e vincerà la gara d’appalto relativa al restauro del Teatro Sivori di Finale Ligure (SV)
2010 – Mostra presso Villa Cambiaso a cura del Prof. Vittorio Sgarbi, Savona
2013 – Mostra presso Caffè Curtatone, Firenze
2014 – Mostra presso Villa Cambiaso, Savona – organizzata con la collaborazione di Massimo Verrando ed Erica Congia , dal titolo “Elogio alla Follia”, dedicato all’artista messicana Frida Kahlo.
2017 – Mostra presso spazio espositivo degli Artisti, Bussana Vecchia (IM)
Laboratório aperto, Bussana Vecchia, con Alexandre Mora Sverzut
La Nave dei Folli
“Quando osserviamo con l’Intento di andare oltre la fisicità, scopriamo mondi di Potere, Vediamo attraverso la nebbia.”
La padronanza dell’Intento alla forza primordiale dell’universo, riesce ad allineare al meglio le proprie possibilità attraverso l’azione, in esso ritroviamo Potere e Magia.
Gli Sciamani Toltechi videro chiaramente l’azione creatrice dell’Intento, capirono che potevano agganciare questa forza. Per farlo dovevano ricercare l’impeccabilità in ogni azione e rendersi quindi disponibili al Tocco dell’Infinito.
Quando si raggiunge la padronanza dell’Intento, il Potere si fonde con quello dell’Infinito, pertanto ogni azione che si compirà sarà un’azione di Intento.
Quando ci si allinea a questa forza, senza soccombere agli impulsi dell’importanza personale, si agisce guidati dall’Infinito stesso, che trascende di gran lunga la forma umana.
L’azione stessa di dipingere e scrivere l’esperienza della mia Ricapitolazione Sciamanica Tolteca, è stata la forza che ho trovato allineandomi al Potere dell’infinito, ubbidendo alle leggi dell’Intento, l’energia che governa ogni manifestazione visibile e invisibile del Cosmo.